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i corsi forma.temp per i lavoratori somministrati

I lavoratori impiegati con contratto di somministrazione di lavoro possono usufruire di corsi erogati da Forma.Temp, un fondo istituito nel 2000 in applicazione della Legge n. 196/1997 (c.d. Legge Treu) a seguito della quale è stato introdotto nel nostro ordinamento il lavoro temporaneo. Vediamo più nel dettaglio cos’è FormaTemp e quali sono i corsi che propone.

Cos’è Forma.Temp
Forma.Temp è un fondo bilaterale istituito per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione. È una libera associazione senza scopo di lucro, che vede come soci le due organizzazioni di rappresentanza delle agenzie per il lavoro, ovvero Assolavoro e Assosomm, le organizzazione sindacali dei lavoratori somministrati (FelSA-CISL, NIDIL, UILTem.p@) e le tre confederazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL).

L’attività del fondo è sotto il controllo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ed è finanziata con i contributi delle agenzie per il lavoro, le quali sono tenute a versare in suo favore il 4% delle retribuzioni lorde destinate ai lavoratori somministrati.


Forma.Temp: a cosa serve
Come Ebitemp, anche Formatemp si occupa  di offrire ai lavoratori somministrati diversi tipi di prestazioni e agevolazioni. Il Fondo è stato creato con lo scopo di formare e riqualificare i lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato.

Forma.Temp si occupa di gestire i fondi sia di politiche attive del lavoro che di politiche passive. L’Ente bilaterale raccoglie i progetti formativi promossi dalle aziende aderenti, li valuta, li approva e infine, se aventi tutti i requisiti richiesti, li finanzia. La promozione ed organizzazione materiale dei corsi di formazione è compito delle Agenzie per il lavoro, che, attraverso le proprie società di formazione, operano anche per la qualificazione dei lavoratori in somministrazione che a loro si rivolgono.

Per informarsi, ed eventualmente partecipare ai corsi di formazione, il lavoratore in somministrazione può rivolgersi alle Agenzie per il Lavoro o alle rappresentanze sindacali CGIL Nidil, Felsa Cisl e Uiltemp del proprio territorio di riferimento.

Formazione finalizzata al lavoro
I corsi di formazione che vengono finanziati da  Forma.Temp sono finalizzati al placement del candidato con contratto di somministrazione di lavoro: i progetti formativi sono messi in atto dalle APL, anche in partenariato con società di formazione, sulla base di specifici progetti condivisi anche con le aziende utilizzatrici. Tutte queste attività sono dunque finalizzate ad accrescere le competenze, e di conseguenza la spendibilità, dei candidati sul mercato del lavoro. Vediamo nello specifico quali sono.

Orientamento, bilancio di competenze e accompagnamento al lavoro: sono attività che si compongono di due parti distinte. L’APL e il candidato sottoscrivono un Patto di Servizio per dare inizio al percorso che sarà articolato in vari incontri per l’orientamento professionale. Il progetto si concluderà poi con un documento finale di bilancio sulle competenze possedute dal candidato e di quelle che eventualmente deve acquisire per aumentare la propria spendibilità sul mercato del lavoro. Se, dopo aver svolto queste attività, l’APL ritiene necessario per il candidato un  corsi Forma.Temp, allora ne formalizzerà la richiesta di finanziamento direttamente all’ente, occupandosi di progettarlo e realizzarlo.
Apprendistato: quando le APL attivano contratti di apprendistato devono inviare a Forma.Temp una copia del Piano Formativo di Apprendistato (PFA) elaborato per ogni lavoratore. A questo punto l’ente svolge due attività: esprime il parere di conformità del PFA e finanzia, in un secondo momento, i progetti legati a tale piano formativo, utilizzando i fondi formazione dedicati ai lavoratori assunti a tempo indeterminato.
Formazione per lavoratori a tempo determinato: i corsi Forma.Temp per i lavoratori con contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato si articolano in varie tipologie. La formazione di base comprende corsi che forniscono competenze trasversali utili in qualsiasi ambito lavorativo. La formazione professionale, invece, comprende corsi specialistici per acquisire competenze relative a singole figure professionali. I corsi Forma.Temp di formazione on the job sono organizzati per rispondere a precise esigenze manifestate dalle imprese utilizzatrici e i lavoratori vengono dunque formati per svolgere le mansioni specifiche per le quali verranno poi assunti. La formazione continua, infine, ha lo scopo di mantenere un livello costante e adeguato di competenze e di conseguenza di occupabilità dei lavoratori.
Formazione per lavoratori a tempo indeterminato: per i lavoratori assunti con contratto di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato sono previsti, allo stesso modo della situazione precedente, dei corsi Forma.Temp diversi a seconda del caso. Quelli di riqualificazione professionale hanno lo scopo di rafforzare e, se necessario, rinnovare le competenze professionali dei lavoratori nei periodi di disponibilità, in attesa di nuove occasioni di lavoro. I corsi di qualificazione professionale, invece, intendono fornire ai lavoratori attivi con questa tipologia di contratto delle nuove competenze da sviluppare sia durante una missione attiva, sia durante i periodi di disponibilità, sia attraverso l’apprendistato in somministrazione e sia nei percorsi di accompagnamento al lavoro previsti nelle politiche attive per il lavoro a tempo indeterminato.
Le politiche passive del lavoro di Forma.Temp
Oltre alle politiche attive del lavoro e ai relativi corsi, FormaTemp si occupa anche di politiche passive del lavoro, ossia del sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione. Queste si concretizzano in queste due modalità.

La prima è quella relativa ai casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa  (cassa integrazione ordinaria) e ha lo scopo di assicurare ai lavoratori somministrati a tempo determinato o indeterminato un assegno ordinario di importo pari all’integrazione salariale e di durata massima pari a quella residua del contratto stipulato tra APL e utilizzatore;

La seconda, invece, è la prestazione in caso di cessazione del rapporto di lavoro, detta anche sostegno al reddito: i lavoratori ricevono un contributo una tantum pari a 750 euro lordi, purché risultino disoccupati da almeno 45 giorni e abbiano lavorato almeno 110 giorni negli ultimi 12 mesi attraverso uno o più contratti di somministrazione di lavoro. Nel primo caso la procedura viene attivata dall’APL, mentre per il sostegno al reddito, il lavoratore deve farne richiesta direttamente al fondo tramite la compilazione di un apposito .

Vi è, infine, un’ultima misura di sostegno che viene erogata ai lavoratori somministrati a tempo indeterminato che abbiano terminato l’assegnazione presso l’azienda utilizzatrice: attraverso la procedura in mancanza di occasioni di lavoro, attivata dall’APL, i lavoratori che abbiano maturato un periodo di lavoro di almeno 30 settimane, ricevono dall’APL una indennità di disponibilità di 850 euro lordi al mese per 6 o 7 mesi durante il periodo in cui, pur non lavorando, restano a disposizione dell’APL che potrà richiamarli per una nuova proposta di lavoro.

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quali sono i prestiti ebitemp previsti e come ottenerli

I prestiti fanno parte delle agevolazioni previste da Ebitemp per i lavoratori impiegati con contratto di somministrazione di lavoro. L’Ente ha istituito un fondo di garanzia per l’erogazione di queste prestazioni a condizioni favorevoli grazie ad una convenzione con la Banca Monte dei Paschi di Siena. Vediamo nel dettaglio come funzionano.

Ebitemp prestiti: requisiti per richiederli
Possono richiedere prestiti ad Ebitemp tutti i lavoratori e le lavoratrici in somministrazione che, al momento della richiesta, abbiano almeno 30 giorni di missione residua. I lavoratori che hanno contratti o proroghe fino a 30 giorni devono inviare la richiesta entro 7 giorni dall’inizio del contratto o della proroga; chi, invece, ha contratti o proroghe superiori a 30 giorni, deve comunque avere almeno 30 giorni di missione residua per poter accedere all’agevolazione.
È possibile ottenere prestiti da un minimo di 500 fino ad un massimo 5.000 euro, a tasso zero e senza costi di istruttoria.

Ebitemp prestiti: come funzionano
Nell’ambito dei Prestiti fino a 5.000 € riconosciuti da Ebitemp, si individuano più specificamente 3 fasce:

  • importi da 500 € a 1.000 € - non rileva la motivazione per cui si richiede il prestito (anche se viene comunque richiesta); mentre viene fatta una valutazione della compatibilità economica (in funzione della retribuzione percepita);
  • importi da 1.000 € a 2.500 € - in questo caso viene valutata la motivazione nonché la compatibilità economica;
  • importi da 2.500 € a 5.000 € - è riconosciuto solo ai lavoratori che non solo hanno le caratteristiche sopra descritte ma che abbiano anche già estinto un precedente prestito di almeno 1.000 € richiesto ad Ebitemp.

Nel caso in cui il lavoratore non fosse in grado di restituire il prestito in tutto o in parte, verranno a lui sospese eventuali altre prestazioni da lui richieste ad Ebitemp, sino alla completa restituzione di quanto dovuto.

Altre agevolazioni: la mobilità
Oltre ai prestiti, Ebitemp mette a disposizione dei lavoratori in somministrazione anche agevolazioni che riguardano la mobilità.
La prima riguarda la mobilità territoriale ed è rivolta ai lavoratori che si trasferiscono per esigenze legate all’attività lavorativa: è previsto un contributo una tantum fino a un massimo 700 euro, 1.000 per le assunzioni a tempo indeterminato, nel caso in cui l’Agenzia per il Lavoro riconosca un contributo almeno doppio.

La seconda agevolazione riguarda il trasporto extra urbano ed è rivolta ai lavoratori e alle lavoratrici residenti o domiciliati in un comune diverso da quello dove lavorano. In questo caso per avviare la pratica è necessario un contratto di lavoro di almeno un mese, comprese eventuali proroghe; nei mesi successivi, invece, basterà un contratto di almeno 7 giorni nel mese. Il requisito minimo per avere accesso a tale prestazione, è quello di aver speso in titoli di viaggio almeno 100 €, per il periodo oggetto di rimborso. Per questa agevolazione è previsto un contributo per un abbonamento nominativo di trasporto pubblico extra urbano pari all’80% del costo totale dello stesso, con un limite massimo di rimborso mensile pari a 150 euro al mese lordi.

Anche nel caso delle agevolazioni legate alla mobilità, il richiedente deve compilare l’apposita modulistica, allegare gli eventuali altri documenti richiesti, e inviare tutto all’ente tramite posta elettronica certificata o di persona presso una delle filiali delle Agenzie per il Lavoro.

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somministrazione di lavoro: tutto quello che dovresti sapere

La disinformazione su cosa sia la somministrazione di lavoro genera spesso confusione e incertezza, in particolare nei lavoratori in cerca di un impiego che si rivolgono alle agenzie per il lavoro. Per capire di cosa si tratta esattamente e quali sono i vantaggi che comporta bisogna conoscere ogni aspetto e ogni fase del suo funzionamento. Vediamolo insieme.

Cos’è la somministrazione di lavoro
La somministrazione di lavoro è un particolare tipo di contratto introdotto in Italia nel 2003 per sostituire quello di lavoro interinale, in vigore dal 1997. Questo contratto può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato e la sua particolarità consiste nel rapporto trilaterale tra tre soggetti, ossia agenzia per il lavoro (somministratore), utilizzatore (l'impresa presso la quale il lavoratore svolge la propria attività) e lavoratore.

In questo rapporto, l’agenzia per il lavoro da un lato si occupa di selezionare il candidato e di assumerlo e, dall’altro, di stipulare un contratto con l’utilizzatore, ovvero l’azienda cliente dove il lavoratore, terzo soggetto in gioco, verrà poi effettivamente impiegato.

Come funziona la somministrazione di lavoro
Abbiamo spiegato cos’è la somministrazione di lavoro e quali sono i tre soggetti che ne sono interessati. Ma come funzionano davvero questi contratti? Sebbene il meccanismo possa sembrare complicato, in realtà è molto più semplice di quanto non sembri.

La somministrazione del lavoro si articola in due diverse fasi che comprendono due diversi contratti:

il contratto di somministrazione, che viene stipulato tra l’utilizzatore e l’agenzia per il lavoro;
il contratto di lavoro vero e proprio che viene stipulato tra l’agenzia per il lavoro e il lavoratore e può essere a tempo determinato o a tempo indeterminato.
Anche il contratto di somministrazione può essere stipulato a tempo determinato o a tempo indeterminato: in entrambi i casi, l’azienda utilizzatrice organizza, dirige e controlla il lavoro del personale, anche di quello somministrato; il dipendente somministrato lavora nell’interesse dell’utilizzatore, ma formalmente è assunto dall’agenzia per il lavoro.

Somministrazione di lavoro: i vantaggi per il lavoratore
Il lavoratore somministrato ha gli stessi diritti e le stesse tutele sociali e assistenziali, nonché la stessa retribuzione, dei lavoratori di pari livello assunti direttamente dall’azienda, a parità di mansioni svolte.

Inoltre, la somministrazione di lavoro è l’unica tipologia contrattuale che prevede un sistema articolato di prestazioni aggiuntive rispetto al lavoro standard: il lavoratore somministrato, infatti, può godere anche delle prestazioni dell’Ente Bilaterale Ebitemp e ottenere rimborsi, sussidi per prestazioni sanitarie e altre agevolazioni. Grazie a Forma.Temp, inoltre, sia i lavoratori che i candidati possono usufruire di corsi di formazione gratuiti con una soglia di placement obbligatoria.

Infine, nei casi in cui il contratto tra agenzia per il lavoro e lavoratore sia a tempo indeterminato, ma preveda la collocazione a tempo determinato presso le aziende clienti, nei periodi di non lavoro il lavoratore avrà diritto a percepire un’indennità di disponibilità e verrà coinvolto in attività di formazione con il fine di riqualificarlo e ricollocarlo il prima possibile.

Non solo le imprese, ma anche le istituzioni e i sindacati considerano la somministrazione di lavoro una forma di flessibilità utile, proprio perché prevede numerose garanzie per il lavoratore e, inoltre, contribuisce a scoraggiare il lavoro nero e altre forme di lavoro prive di tutele, giovando dunque al mercato del lavoro in generale. Infine, la somministrazione di lavoro è la tipologia contrattuale che registra le percentuali più alte di stabilizzazione.

La somministrazione di lavoro è dunque certamente una tipologia contrattuale che comporta dei vantaggi per le aziende perché risponde alla loro esigenza di flessibilità sia a breve che a lungo termine, ma allo stesso tempo anche il lavoratore ne beneficia in termini di tutele previste e possibilità di stabilizzazione.

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